La mostra, con cui la Fondazione studio museo Vico Magistretti apre al pubblico, racconta attraverso le parole dell’architetto e i suoi disegni la ricchezza, la qualità e la varietà delle sue opere e, con esse, dell’archivio custodito dalla Fondazione.
Le parole illustrate si articola lungo una parete attrezzata composta di undici colonne, ciascuna delle quali ospita una citazione estrapolata da scritti e interviste dell’architetto. A fianco, gli schizzi illustrano ed esprimono il senso delle sue parole. Tra i progetti figurano alcuni dei pezzi più noti di Vico Magistretti come le lampade Eclisse e Atollo, il letto Nathalie, la poltrona Maralunga e il tavolo Vidun.
Le citazioni fanno emergere la dimensione antiretorica del suo professionismo, che sfugge a ogni tentativo di ridurlo entro categorie stilistiche o ideologiche. Ciò che ne connota i suoi progetti di disegno industriale non è solo la ricerca di un dialogo con le tradizioni locali (per quanto ammesso da una progettazione destinata all’oggetto di serie), è anche il sottile equilibrio tra un rigore razionalista e le licenze poetiche di una memoria del design che esorbita dai confini nazionali, o di una decorazione che ne addolcisce le forme, oppure di un’ironia sorprendente quanto un ready made.
La mostra è accompagnata dall’omonimo catalogo Le parole illustrate, realizzato e stampato a cura della Fondazione con grafica di Italo Lupi.
Dal 3.3.2010 al 11.2.2011,
prorogata fino al 30.9.2023.
Mostra a cura di
Simona Romano
Progettazione dell'allestimento a cura di
Paolo Imperatori
Progetto grafico di
Italo Lupi